Archivio post

martedì 23 febbraio 2016

Cavalcare il benessere: i benefici dell’Ippoterapia





L’
Ippoterapia è l'insieme di tecniche mediche che utilizzano il cavallo per migliorare lo stato di salute di un soggetto umano. Si intende generalmente una terapia dolce, basata sull’interazione uomo-animale. È una terapia che integra, rafforza e coadiuva, le tradizionali terapie e può essere impiegata su pazienti affetti da differenti patologie con obiettivi di miglioramento comportamentale, fisico, cognitivo, psico-sociale e psicologico-emotivo.

Il concetto fondamentale è che l’Ippoterapia, come la
pet-therapy in generale, è una co-terapia che affianca una terapia tradizionale in corso. In questo modo si facilita l’approccio terapeutico nei casi in cui il paziente non collabora spontaneamente con le varie figure mediche e riabilitative.

Ma cerchiamo di capire effettivamente come l’Ippoterapia porti benefici ai soggetti che la utilizzano. A tale scopo ho organizzato una breve intervista alla Dott.ssa Sara Limonta, proprietaria del Centro di Riabilitazione “La Prateria”, struttura accreditata dalla Regione Lombardia.
Chi fa Ippoterapia? 
I soggetti che ricorrono all’Ippoterapia sono bambini e ragazzi con problemi relazionali e/o patologie psicologiche o motorie. È il medico curante a prescrivere questo tipo di terapia, sovvenzionata interamente dalla Regione ma solo per soggetti minorenni.
In cosa consiste?
Gli esercizi svolti cambiano in base alla patologia del soggetto. I bambini con problemi relazionali possono muoversi più liberamente, mentre si pone maggiore attenzione ai soggetti con problemi motori.
La singola seduta dura 40 minuti e viene effettuata almeno una o due volte a settimana (in base alla patologia) e si può protrarre per diversi mesi o anche un anno. L’Ippoterapia è generalmente associata ad un'altra terapia a terra.

Durante la seduta, è sempre presente il fisioterapista e un volontario che aiuta a manovrare il cavallo e far eseguire esercizi specifici. Il tutto in base ad un piano di intervento che viene preparato dal
neuropsichiatra infantile del centro. Si svolgono esercizi di psicomotricità e fisioterapia con il cavallo al passo, facendo diversi esercizi in base alle capacità dei bambini.

Tra il terapeuta e il paziente si crea un rapporto simile a quello tra insegnante e alunno ma molto più stretto e familiare. Il paziente inoltre si affeziona al cavallo, motivo per cui si tende a mantenere sempre lo stesso animale nel percorso di cura. Tuttavia, se il piano di intervento lo dovesse prevedere, il cavallo può essere sostituito con un’altro più adatto al soggetto.

E i miglioramenti?

I miglioramenti psicologici si manifestano in poco tempo, perché l’attività e il contatto con il cavallo portano ad una gratificazione psicologica dovuta al rilascio di endorfine. Per quanto riguarda i problemi fisici, si riscontra uno scioglimento delle articolazioni e conseguentemente dei movimenti e può essere utilizzato come pre-riscaldamento per trattare successivamente i pazienti a terra.

Ma tutti i cavalli vanno bene?
No, non tutti possono fare pet therapy. A tale scopo vengono utilizzati solo cavalli mansueti e tranquilli e di una certa età (compresa tra i 12 e 15 anni) che arrivano da privati o da scuole che li cedono.

Và anche detto che l’Ippoterapia è un attività molto ripetitiva e che con il tempo il cavallo si stressa. E’ per questo motivo che questi cavalli, per farli sfogare, vengono utilizzati nella scuola di equitazione. Nonostante questo, alcuni cavalli si innervosiscono ulteriormente e quindi vengono messi al paddock (recinto annesso alle stalle) o gli viene ridotta la porzione di cibo, in base alla nevrilità del carattere.
Questi cavalli, preziosissimi collaboratori all’interno di questa struttura, oltre ad essere apprezzati e coccolati, sono accompagnati fino alla fine della loro vita. In alcuni casi, vengono portati in un luogo apposito situato nelle Marche, dove possono trascorrere liberi e tranquilli al Paddock i loro ultimi anni di vita.
 
 
  


 
Marta


Il Centro di Riabilitazione “La Prateria” è situato in Paderno Dugnano, via Erba 83, provincia di Milano, all’interno dell’ASL Milano 1, distretto 1.

Fonti: