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giovedì 10 marzo 2016

Il gigante e la bambina.


Bella ha undici anni e vive nel Massachusetts. Dalla nascita è affetta da una malattia rara di origine genetica che colpisce le ossa limitando la capacità motoria, la Sindrome di Morquio. Ha subito molti interventi e terapie, ma ancora non riesce a camminare da sola, ha sempre avuto bisogno della sedia a rotelle o delle stampelle per poter camminare.


Ma poi è arrivato George, il suo inseparabile Alano. Bella si appoggia a lui come se fosse una stampella, la accompagna ovunque lei vada: in palestra, al centro commerciale e a scuola, poi a fine giornata, si addormenta accanto a lei.

George è stato addestrato dal Service Dog Project di Ipswich (Massachusetts), e vive con Bella da meno di un anno. I due si sono legati tantissimo, e lui farebbe tutto per lei.
Grazie a George infatti, Bella è riuscita a guadagnare autostima, indipendenza e felicità.
Possiamo affermare che l’alano, le ha cambiato la vita radicalmente, donandole una possibilità di interagire con il mondo che nessun ausilio ortopedico sarebbe riuscito a darle. Oltre infatti all' enorme aiuto di "mobilità" che questo cane è stato in grado di darle, non bisogna sottovalutare il benessere psicologico che George le ha trasmesso. Infatti, permettendole di non usare la sedia a rotelle, George le ha permesso di non pensare alla malattia come qualcosa di completamente invalidante, ma come a qualcosa che è stato in grado di unirli "nonostante tutto".




Ilaria



Fonti:

http://video.repubblica.it/mondo/l-alano-e-la-bambina-george-l-amico-che-aiuta-bella-a-camminare/217961/217157

Dai un graffio alla noia, anche in ufficio!



Tutti i proprietari di gatti vorrebbero portarsi il proprio in ufficio, ne sono sicura.

Se foste dipendenti della Ferray Corporation, un’azienda di Tokio, potreste farlo. Negli uffici di questa azienda girano indisturbati 9 gatti!

Perché farlo? Semplice, per migliorare il benessere di tutti. Il livello di stress dei dipendenti si è notevolmente abbassato, mentre la produttività è aumentata in modo significativo. Ora i lavoratori, invece di fare a gara fra di loro per conquistare il favore del capo, fanno a gara a coccolare i mici.

Lo spirito di squadra, hanno affermato, si è rafforzato. Nonostante qualche inconveniente, o dispetto, tipico della razza felina, in ufficio tutti ne sono entusiasti. Ma non è tutto. Oltre ad apprezzare la compagnia dei gatti, è il capo stesso ad incentivare l’avvicinamento e il contatto con i mici, e lo fa dando premi in denaro in busta paga. In caso di morte del gatto poi, il dipendente si può prendere un giorno di permesso per lutto, in modo da piangerlo, proprio come se fosse un parente.




È una storia difficile da credere, ma come dargli torto? Lavorare con un dolce gatto sulle gambe è tutta un’altra storia e profuma di casa!




Marta



Fonti:


http://www.lastampa.it/2015/01/25/societa/lazampa/gatto-gatti/azienda-giapponese-assume-nove-gatti-da-ufficio-aja1PB0d42FppNTq3RYUNN/pagina.htmlhttp://www.greenme.it/vivere/lavoro-e-ufficio/15416-gatti-ufficio-azienda-giapponese

La pet therapy HI-Tech


Pensate che la pet-therapy funzioni sono con veri e propri animali? Un’iniziativa dell’ospedale Fatebenefratelli mette in discussione questo vostro pensiero. Nonostante la presenza di animali in carne ed ossa, tre cani robot sono graditi ospiti della Casa Pediatrica della struttura. Sono stati donati per divertire e fare compagnia ai bambini li ricoverati.

Zoomer è il nome di questi cagnolini Hi-Tech, sono dotati di intelligenza artificiale e rispondono ad oltre trenta comandi vocali, sono in continuo apprendimento.
Il primario Luca Bernardo spiega: "Abbiamo introdotto gli animali in reparto per la pet-therapy e ora anche i cani robot. Ci sono stati donati per intrattenere i nostri piccoli pazienti da un’azienda canadese che li ha messi in commercio, in realtà, con un fine ludico. Ma Zoomer non è un semplice un pupazzo, risponde ai comandi ma si fa comprendere quando, per esempio, decide di riposarsi. Ha un numero di sensori tali che consente un’attività tattile. I bambini lo portano nell’aula dove si recuperano le ore scolastiche perse. A differenza di un quattro zampe reale, può entrare nella sala prelievi e così il dolore e la paura diminuiscono"
Oltre a questi vantaggi riguardanti i bambini, il primario afferma che questi robo-dog si prestano anche per continuare la ricerca su terapie e benessere e nello specifico sulla pet-therapy.

Che dire, la tecnologia colpisce anche il mondo animale, questa volta in modo positivo. Offrire ai più piccoli un amico che si possono portare davvero ovunque è una bella cosa, l'unico neo è che non potranno sentire il calore di un abbraccio o il bagnato del nasone di un cane vero dato che Zoomer non lo è. Ma questo è facilmente risolvibile :)

Ecco il link per visualizzare tutte le foto:

Sorridi al Lama che il Lama ti sorride


In questo nostro percorso abbiamo potuto constatare che sono tanti gli animali utilizzati nella pet-therapy, partendo dai più comuni come cani e gatti, fino ad arrivare ai più “originali e inconsueti” come falchi, elefanti e lama. Lama?! Ebbene si, anche loro possono aiutare. Ma andiamo a scoprire meglio cosa li rende adatti ad essere considerati “Pets”.


Sono stati i sorrisi e le attenzioni dei bambini durante le fiere a convincere il proprietario di Rojo, un bellissimo lama di 11 anni, ad utilizzarlo nella Pet-therapy.
I lama, grazie alla loro statura imponente ed al loro aspetto calmo e mansueto esercitano una particolare attrattiva su alcune persone. In aggiunta a questo, un pelo morbidissimo e uno sguardo simpatico ed intelligente hanno permesso all’animale di entrare nel cuore delle persone. Infatti lui e altri dolcissimi amici (Smokey, Beni, Napoleon, Eduardo e Jean Pierre) compongono una squadra di assistenza “animale” che gira per i reparti pediatrici e riabilitativi di Providence nell’Oregon, portando sorrisi e dolcezza a quei bambini che ne hanno tanto bisogno.
Quindi, un Lama per amico? Per me, si può fare! ;D

Un Golden per trovare le parole


È la storia di una bambina di origini latine, Valeria. 
Valeria, di soli quattro anni, ha un percorso difficile sin dalla nascita. Nei primi anni di vita la piccola ha dimostrato difficoltà nel parlare
I numerosi esami fatti hanno portato ad escludere l’autismo come causa di questo ritardo. Ciò nonostante le parole pronunciate dalla bambina erano davvero poche, infatti il suo modo di comunicare si limitava ad indicare gli oggetti. 
Un giorno però arriva Compass, un dolcissimo Golden Retriver, e niente sarà più come prima.
Il Memorial Hospital Miramar, in Florida, grazie al programma di pet-therapy ha permesso l’incontro dei due ed adesso sono diventati inseparabili!
Grazie al gioco con il Compass, e all’aiuto attento di un logopedista, la bimba ha superato i suoi blocchi e ha ricominciato lentamente a parlare. Prima con dei timidi comandi pronunciati al cane, come “aspetta” e “siediti”, poi con frasi sempre più complesse. I suoi progressi sono davvero incredibili, in più la possibilità di giocare con il Golden la rende incline all’impegno e all’apprendimento, facendole superare quella paura dell’ospedale tipica dei bambini.
Secondo i medici che stanno seguendo il caso della piccola, la presenza di Compass farebbe sentire la paziente al sicuro e, soprattutto, con il controllo della situazione. Come spiega la logopedista Rita Galliano, gli adulti tendono a prendere il ruolo di guida e i bambini di conseguenza si sentono intimiditi. Con Compass e gli altri Pets è il contrario, i bambini sentono di avere il controllo della situazione.

Benchè  il trattamento sia solo all’inizio, le probabilità di un successo completo della terapia sembrano essere buone per Valeria, e noi speriamo con lei.

ecco a voi il link del video
http://launch.newsinc.com/share.html?trackingGroup=69016&siteSection=sesunsentinel&videoId=26141719 

Marta

Fonti:
http://www.petsparadise.it/cane/pet-therapy-il-cane-che-aiuta-i-bambini-a-tornare-a-parlare-video/http://www.greenstyle.it/bambina-torna-parlare-cane-90246.html