Ebbene oggi cercheremo di fare luce su queste domande spiegando come, in realtà, un bambino che cresce con un amico a 4 zampe abbia un bagaglio esperienziale più ricco di chi invece cresce senza.
Portare in famiglia un animale non è mai una “missione” semplice, in modo particolare se c’è un bambino piccolo; questo perché introdurre un nuovo membro in famiglia porta sempre un cambio nelle abitudini quotidiane, per questo motivo è consigliabile adottare un quadrupede prima o dopo qualche anno dalla nascita del bambino (più consigliabile verso i quattro anni, quando l’infante inizia a capire che l’animale non è un oggetto con cui giocare).
Una delle maggiori preoccupazioni è se l’animale trasmetti malattie al bambino, nulla potrebbe essere più contrario: infatti se l’animale viene vaccinato e portato regolarmente dal veterinario, non c’è nulla di cui preoccuparsi, anzi molti studi hanno mostrato che i bambini che vivono a contatto con un animale e la natura sviluppano prima le difese da possibili allergie, quindi, al contrario di ciò che si possa pensare, crescono più sani e forti.
Il beneficio che si trae dalla crescita insieme ad un amico a 4 zampe non è solo fisico.
Socializzano più facilmente e si integrano maggiormente,
adattandosi alle varie situazioni che
gli si presentano.
L’animale dona, alla famiglie che lo accoglie, calore e
affetto .
Il ruolo del quadrupede cambia, crescendo insieme al bambino, infatti inizialmente copre un ruolo di compagno di giochi per l’infante, diventando, man mano che quest’ultimo cresce, il suo confidente, qualcuno a cui raccontare le sue avventure; questo in modo particolare per i bambini più timidi ed introversi.
Un amico a 4 zampe infonde maggior senso di sicurezza affettiva che aiuta ad affrontare smarrimenti e sensi di inadeguatezza.
Chiara
Fonti:
- "Bimbi e cani. Guida pratica a una convivenza sicura e un'amicizia preziosa", Danilo Berteotti, 2012, Ultra