Se vi iniziassi a cantare:
ma che dolce poesia,
Hakuna Matata,
tutta frenesia!
Senza pensieri
La tua vita sarà”
Cosa vi verrebbe in mente?
Eh sì, è proprio quella del Re Leone, cantata dai due
simpaticissimi Pumba e Timon insieme a Simba.
Molti pensano che il leone essendo un animale selvatico non possa essere buono e amichevole creando un legame affettivo con l’essere umano.
Questi due ragazzi australiani non sarebbero d’accordo con quelle persone che sostengono tale ipotesi!
John Rendall e Ace Bourke, sono due ragazzi australiani, che
a Londra, nel 1969, decisero di adottare un cucciolo di leone che chiamarono
Christian.
Lo allevarono ed educarono, proprio come se fosse un cane,
facendolo diventare un componente essenziale della famiglia; crearono insieme
al piccolo leone un vero e proprio legame affettivo.
Man mano che però Christian cresceva i due ragazzi presero
la decisione di riportarlo in Kenya ed aiutarlo a integrarsi nel suo habitat
naturale insieme ai suoi simili, per il suo bene.
Passato un po’ di tempo, però, John e Ace, decisero di
tornare nella savana dove avevano lasciato il loro amico per rivederlo un
ultima volta, dato che gli mancava molto.
La reazione del leone quando vide i due giovani fu
sorprendente: li riconobbe e gli corse incontro, riabbracciandoli e
mostrandogli tutto l’affetto provato.
Chi l’ha mai detto che persino un leone, un giovane Simba, non possa diventare un amico fedele?
Il legame affettivo che si instaura con un proprio amico è
qualcosa che si radica nel cuore, e per quanto tempo possa passare, rimane lì,
pronto per essere riscoperto nel momento del bisogno.
Il benessere può derivare proprio da tutti, anche da un
grande micione “un po’” selvatico!
Qui trovate il video con la storia completa dell’amicizia dei due giovani con il leone, e le immagini che ritraggono i momenti più belli tra i tre amici:
Chiara
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