La
partecipazione ai giochi equestri Paralimpici è aperta agli atleti con
qualsiasi tipologia di disabilità fisiche o handicap visivo. Gli atleti possono
competere sia nella disciplina del Dressage tradizionale (viene richiesto al
partecipante di completare delle figure su un campo in sabbia privo di
ostacoli, con l’obiettivo di essere più precisi possibile) sia nel freestyle
Dressage (percorso di Dressage accompagnato da sottofondo musicale la musica
ndr), e sono divisi in base alle loro capacità motorie/fisiche (persone con
disabilità fisiche simili competeranno nella stessa categoria).
I
cavalieri possono cavalcare con una serie di ausili (come redini adattate,
segnali sonori etc), a seconda del disagio.
Inoltre aumenta i livelli di percezione di qualità della vita, dei livelli di autostima nonché una sensazione complessiva di benessere. Attraverso il cavallo infatti, la disabilità viene percepita come "meno invalidate" e meno significativa per la riuscita dello sport stesso.
Purtroppo
in Italia non sono molti i centri ippici attrezzati alla pratica di questa
disciplina, a causa della vastità delle
problematiche cui si deve far fronte. Tuttavia speriamo che con il passare
degli anni diventi uno sport accessibile per tutti e su tutto il territorio
italiano!!
Fonti:
http://www.fei.org/system/files/FEI%20Para%20Equestrian%20Classification%20Manual_January%202015.pdf
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