Archivio post

mercoledì 9 marzo 2016

Un amore tra le sbarre: pet therapy con i detenuti


Chiunque di noi avrà letto o sentito notizie relative al malessere che si prova nelle carceri e altre notizie relative al sovraffollamento dei canili comunali.
Perchè non unire i due problemi? Il modo migliore é far adottare un cane ai carcerati!
È una Pet therapy che coinvolge  le vittime dell’isolamento sociale (sia umane che canine) unendole in un percorso di vita ricco di affetto reciproco. 
Questo é un programma che é stato lanciato negli Stati Uniti nel carcere di Gig Harbor, già dal 1981, con lo scopo di aiutare, allo stesso tempo, i condannati e gli amici a quattro zampe. 
L’idea di base è far incontrare cani sfortunati e carcerati con storie difficili alle spalle, principalmente donne. Queste detenute si occupano di loro, accudendoli e addestrandoli. 
Questo è un programma che però vale solo per i carcerati che non hanno commesso alcuna infrazione durante il periodo dietro alle sbarre; il lavoro è stipendiato (1,41 dollari l’ora). 

Questo carcere si può dire che ha fatto nascere un business dato che si è spinto oltre alla pet therapy. Infatti offre servizi anche fuori dalla prigione, per chiunque voglia portare il proprio cane in una Spa, dove gli viene fatto bagno, unghie e taglio a prezzi decisamente competitivi. Esistono anche programmi di addestramento ma hanno lunghissime liste d’attesa.

Anche le carceri italiane fanno la loro parte in questo programma. Ovviamente potrebbero fare di più, ma con un po’ di pazienza credo che un gran numero di penitenziari prenderanno in considerazione questa possibilità di benessere e gioia per i loro “ospiti”.

È una bellissima iniziativa, perché  non aderire?

Marta

Nessun commento:

Posta un commento