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venerdì 26 febbraio 2016

Pet Therapy e Anziani: i vari meccanismi coinvolti




Su cosa si lavora? (tratto da:http://www.cure-naturali.it/terza-et%C3%A0/4470/pet-therapy-anziani/1185/a )
La pet-therapy per anziani lavora su alcuni meccanismi scientifici e psicologici.
Proviamo a fornirne un elenco:

- Tatto: accarezzare un cane o un gatto abbassa e normalizza la pressione sanguigna. Il piacere tattile e il contatto fisico consentono la giusta formazione di un confine psicologico, della propria identità, del proprio Sé e della propria esistenza;

- Voce: la comunicazione uomo-animale rompe il silenzio e allontana i pensieri negativi. La semplicità del linguaggio, con la sua cadenza e le sue ripetizioni, produce un effetto rassicurante in chi parla;

- Gioco: il divertimento produce benefici psicosomatici, libera l’accumulo di tensioni e di energie, consentendo uno stato di calma;

- Socialità: la presenza di un cane, di un gatto o di un coniglio è un’occasione per l’interazione con altri soggetti presenti. Si parla, si spiega, si racconta;

- Responsabilità: si riacquista una dimensione di dovere e di attività, direttamente proporzionale alle possibilità dell’anziano;

- Empatia: l’identificazione con l’animale spesso viene traslata alle relazioni con altri soggetti presenti;

- Antropomorfismo: spesso l’anziano vive la propria condizione di sofferenza con
egocentrismo, non andando fuori, non ascoltando nessuno. L’attribuzione di qualche caratteristica umana all’animale a volte funziona come meccanismo per focalizzare la propria attenzione sul mondo esterno;

- Movimento: a volte, avendo un animale vicino, coloro che ormai ritengono di non riuscire a fare più un certo movimento, si sentono invogliati a muoversi o alzarsi per accarezzarlo.


Marta

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